mercoledì 26 settembre 2007

shhh

Meno male, meno male, meno male! ..Uffff

giovedì 20 settembre 2007

Il semplice mondo dei piccoli

Vorrei postare, stasera, la cosa più dolce, o meglio, la poesia più dolce che sia mai stata scritta per me. S'intitola:

Dedica ad Emi

Dedica a un'amica speciale,
siccome le dediche non si fanno solo a natale
io te la scrivo dal più profondo del cuore,
quindi capirai che non son solo parole.
La tua simpatia
ti ha resa amica mia,
quando noi non siamo insieme
io soffro mille pene,
nel momento il cui mio padre è mancato,
tu mi hai sempre pensato,
quindi io ti ringrazio e ti abbraccio da lontano,
e sarò felice quando ritorneremo mano nella mano.


:)



questa poesia è stata scritta da Alessia, la bimba del mio cuore, che ha soli otto anni. E ora sta ad Arezzo, da nemmeno un mese. Non basta un biglietto del treno e un paio di giorni al mese insieme. Si abituerà, lo so, perchè i bambini si abituano a tutto. Io spero solo che sia felice e che non guardi Caserta come un tabù. Spero che riesca a ritrovare il bello anche lontana nonostante io, dal profondo del mio cuore maligno, vorrei che andasse tutto storto...per vederle tornare al più presto, qua. Dove c'è casa.




Post verde. Come la speranza.

domenica 16 settembre 2007

Ma insomma Rebecca ce ne vogliamo andare?

Allora, vi racconto una cosa.
Ieri sera, mi avvio verso le dieci al Sud, locale casertano dove lavora la mia migliore amica. Mi avvio con una torta doppiostratonutellapanna e 5 bottiglie di negroamaro più due bianco dolce frizzante che è quello che piace a me. Arrivo e vedo sta bimba, che vi giuro era un pò troppo bella, Rebecca, tre anni di scricciolo, figlia di un ragazzo e una ragazza che hanno un negozio di tatuaggi vicino la mia scuola, e che quindi conoscevo. La vedo giocare con un pony, e io avevo una giraffa. Non riuscivo a resistere.
Insomma fino a mezzanotte Pioggia (il pony) e Nuvola (la giraffa) hanno giocato assieme, hanno sconfitto i nemici (la ciotola del cane che abita fuori al Sud), abbiamo giocato a rincorrerci, a chi prendeva prima la palla. Alla fine ci siamo sedute per terra, che eravamo un pò stanche e mi guarda con quegli occhi magnifici. Arriva sto papà da dietro ipertatuato e con la faccia mpò cattiva, che in realtà vicino la piccola Rebecca si scoglie, e ci cazzea, che non dobbiamo metterci sedute a terra, perchè teniamo le gonne e "voglio vedere quando poi vi brucia". Ci pensiamo su e ci alziamo. Riniziamo a giocare. Per mezza notte sono arrivati tutti i miei amici, ma io non potevo tradirla. Avevo trovato un'amica. Arriva di nuovo il papà che dice "MA INSOMMA REBECCA CE NE VOGLIAMO ANDARE?". Ci giriamo, Rebecca e io, e insieme "ancora cinque minuuuuuti". Il papà ride, prima poco poco e poi mi rende la barzelletta del sul, inizia a ridere che gli vengono le lacrime, va vicino la moglie con una mano sulla pancia e con l'altra che indicava me, la più grande mi ha chiesto altri cinque minuuuuti, altri cinque minuuuuti hai capito. La moglie ride, l'amica della moglie ride, l'amico dell'amica ride, i miei amici guardano la scena e ridono, io sono stata l'elemento della serata, insomma. Tutti a prendermi in giro, ma io ho una nuova amica, e si chiama Rebecca, ed ha tre anni, e credo sia un pò troppo bella e simpatica. Love.

mercoledì 12 settembre 2007

Déjà vu



Non ci volevo stare da sola, stasera. E questo è un déjà vù. Ah, ho tagliato tanto i capelli.

venerdì 7 settembre 2007

Diamoci tregua

Ripartiamo da capo. C'è chi mi vede più serena, chi più incazzata, chi più esaurita. Riesco a sentire nella stessa giornata di poter schiacchiare tutto con due dita, debole, anche più sicura del normale, in balia delle situazioni. Se non si è capito niente, bene! Nemmeno io ho capito granchè, però mi capita quanto di più strano si possa immaginare. Dura 10 minuti, o anche mezz'ora, a volte mi rimane per tutta la giornata quella sensazione. Mi spiego...io parlo, faccio qualcosa e all'improvviso mi sembra staccato. Quello che faccio, sono io a farlo ma non a deciderlo. No, non è proprio così, riprovo. Sono io a farlo ma quando lo faccio sembra che non sia stata io, sembra che io guardi non dal punto di vista dei miei occhi, parlo e sembra che io mi stia ascoltando. Non m'è chiaro neppure, so solo che mi disturba e che un pò mi fa paura. Per minuti e minuti interi mi vedo da fuori, mi ascolto da fuori. Ma non riesco a non essere tranquilla: le cose che faccio le compio in modo pacato, senza fretta, sono anche abbastanza felice, poi all'improvviso ho paura e credo anche di essere un pò faccia di cazzo. Figurarsi che mi sento ancora più faccia di cazzo da quando l'ho detto a mamma. Ma dovevo dirglielo per forza dato che mentre faccio delle cose normalissime mi viene da piangere. Mica sempre eh, prima era sempre, ora sono anche un pò felice...però ve l'ho detto, passo delle brutte mezz'ore. Non so cosa sia. Non so a chi rivolgermi. Non so se è normale. So che anche raccontarlo è inverosimile, mi tranquillizza il fatto che 'sto blog non lo legge nessuno. Per provarlo:
gnegnegneeeeeee siete tutti deficientiii
gnegnegneeeeeee e vi puzza anche il culo
aaaaaah aaaaaaaaaah.
Tanto non lo leggete. Nella foto, io quest'inverno, guardatemi guardatemi guardatemi!

venerdì 31 agosto 2007

Oceano mare e l'amore, secondo me.

Sera. Locanda Almayer. Stanza al primo piano, in fondo al corridoio. Scrittoio, lampada ad olio, silenzio. Una vestaglia grigia con dentro Bartleboom. Due pantofole grigie con dentro i suoi piedi. Foglio bianco sullo scrittoio, penna e calamaio. Scrive Bartleboom. Scrive.

Mia adorata,
sono arrivato al mare. Vi risparmio le fatiche e le miserie del viaggio: ciò che conta è che ora sono qui. La locanda è ospitale: semplice, ma ospitale. E' sul colml di una piccola collina, proprio davanti alla spiaggia. La sera si alza la marea e l'acqua arriva fin quasi sotto alla mia finestra. E' come stare su una nave. Vi piacerebbe.
Io non sono mai stato su una nave. Domani inizierò i miei studi. Il posto mi sembra ideale. Non mi nascondo la difficoltà dell'impresa, ma Voi sapete - Voi sola al mondo- quanto io sia determinato a portare a termine l'opera che è stata mia ambizione concepire e intraprenfere in un giorno fausto di dodici anni fa. Mi sarà di conforto immaginarVi in salute e in letizia d'animo.
Effettivamente non ci avevo mai pensato prima: ma davvero non sono mai stato su una nave. Nella solitudine di questo luogo appartato dal mondo, mi accompagna la certezza che non vorrete, nella lontananza, smarrire il ricordo di colui che Vi ama e che sempre rimarrà il Vostro
Ismael A. Ismael Bartleboom

Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo. Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle
-Ti aspettavo.
Lei aprirà la scatola lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere ad una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni -i giorni, gli istanti- che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo
-Tu sei matto.
E per sempre lo amerà.

mercoledì 18 luglio 2007

Mal d'Africa

Penso sempre più spesso all'Africa, una sorta di nonsochè che mi spinge il cervello sempre lì. Sarà che le foto che ho comprato a due euro l'una, scattate da una ragazza in Kenia, ritraggono volti diversi. Ma quanto sono bianchi i denti e le unghia dei bambini africani? Com' è possibile avere occhi così lattei, così profondi? Se li guardi per tanto tempo, inizi a provare calore all'altezza delle spalle, vedi il sole che brucia e la polvere. E il loro sorriso squarcia il cielo. Pelle di cioccolato, narici dilatate al limite dell'immaginabile, piaghe della pelle per il sole, sole, sole, spalle larghe o spalle strette, gambe veloci, piedi fulminei. C'è un pezzetto dell'Africa che mi chiama, me lo sento. Non è stato un caso incontrare quella bancarella, quella ragazza, quella giornata. Reduce da lunghi mesi lì, pronta a ripartire. Datemi un anno per sistemare la mia vita, per concludere le mie cose. Voglio vedere quei bambini, voglio lavorare con loro, e mangiare niente come loro, e dormire con le mosche come loro, voglio sentire il peso del sole addosso, e voglio un sorriso enorme come il loro. Voglio braccia aperte come loro, colori ovunque, voglio lottare e costruire e sporcarmi e sporcarmi e sporcarmi di terra e sole. Datemi un anno, che provo anch'io a spedire la domanda. La ragazza dice che ho possibilità. E non l'ha detto solo per quell'agendina. Un mese, voglio provare cos'è vivere un mese così e poi voglio decidere come continuare. Voglio vedermi forgiata da un'esperienza simile e crescere.


Guardo i bambini d'Africa, hanno gli occhi nel ventre. La misura della disperazione dell'Africa è data da quei bambini che non piangono mai. Nessuno di noi, sfiorata quella disperazione, ha il diritto di vivere come se niente fosse.

sabato 14 luglio 2007

Samarcanda

Ridere, ridere, ridere ancora
Ora la guerra paura non fa
Brucian le divise dentro il fuoco la sera
Brucia nella gola, vino a sazietà
Musica di tamburelli fino all'aurora,
Il soldato che tutta la notte ballò
Vide fra la folla quella nera signora,
Vide che cercava lui e si spaventò....

"Salvami, salvami, grande sovrano,
Fammi fuggire, fuggire di qua,
Alla parata lei mi stava vicino
E mi guardava con malignità..."

"Dategli, dategli un animale
Figlio del lampo, degno d'un re
Presto, più presto, perchè possa scappare
Dategli la bestia più veloce che c'è..."

"Corri cavallo, corri, ti prego,
Fino a Samarcanda io ti guiderò
Non ti fermare, vola, ti prego,
Corri come il vento, che mi salverò..."

Oh oh, cavallo,
Oh oh, cavallo
Oh oh, cavallo
Oh oh, cavallo
Oh oh...
Fiumi, poi campi, poi l'alba era viola
Bianche le torri che infine toccò,
Ma c'era tra la folla quella nera signora
Stanco di fuggire, la sua testa girò..

"Eri tra la gente nella capitale
So che mi guardavi con malignità
Son scappato in mezzo ai grilli e alle cicale,
Son scappato via,ma ti ritrovo qua?!"

"Sbagli, t'inganni, ti sbagli, soldato,
Io non ti guardavo con malignità
Era solamente uno sguardo stupito,
Cosa ci facevi l'altro ieri là?
T'aspettavo qui, per oggi, a Samarcanda
Eri lontanissimo due giorni fa,
Ho temuto che per ascoltar la banda
Non facessi in tempo ad arrivare qua..."

"Non è poi così lontana Samarcanda,
Corri cavallo, corri di là,
Ho cantato insieme a te tutta la notte
Corri come il vento che ci arriverà..."
Oh oh, cavallo
Oh oh, cavallo
Oh oh, cavallo
Oh oh, cavallo
Oh oh...


Ebbene, questa canzone l'ho imparata da piccola e mi piaceva un sacco...poi mi venne raccontato un aneddoto per spiegarmela..."Un giorno un uomo seppe che il giorno dopo sarebbe morto, allora andò a casa e licenziò tutte le persone che lavoravano in casa sua, temendo che l'avrebbero ucciso. Il giorno dopo rimase a letto per evitare incidenti per strada etc etc, ma cadde un quadro e gli finì in testa. La morale? Quando devi morire, succede e basta non ci si può girare intorno"
Questo è un ricordo della mia infanzia, mi rimase molto impresso.

venerdì 13 luglio 2007






AIUTO

sabato 30 giugno 2007

La puntualità, cristo!

Odio in una maniera esagerata i ritardi, sebbene capita sempre di tardare di un quarto d'ora o giù di lì ma un'ora e mezza non la sopporto...perchè alla fine stai là a chiederti se non abbiano fatto un incidente o roba del genere, se è successo qualcosa e non hai nemmeno il coraggio di chiamare. Ma chiamiamo tutto col proprio nome, non è coraggio ma orgoglio. E io sono stufa di mettermelo sempre sotto i piedi, vaffanculo! Perchè le persone potrebbero pure avvertire e io odio quando hanno così poca considerazione. E non ho neppure il coraggio di chiamarli per dire vaffanculo, me ne esco per fatti miei, no no e no sto qua ad aspettare perchè lo so che pure con due ore di ritardo, pure per una sola mezz'oretta mi va di uscire. Però cazzo fossi neanche l'ultima delle bestie maligne, e dannate città del sud in cui non puoi nemmeno uscire con la bicicletta se non hai la patente, perchè mica c'è qualche mare a gironzolare il sabato sera in bici da un locale ad un altro? Si forse è meno fashon, ma sempre meglio che questa cameretta gialla un'altra sera. Maledetti maledetti maledetti, mica è giusto eh? Ma dico io sono le norme principale della buona educazione, ma cazzo vi siete fumati pure quella? E tra due mesi ho la patente e grazialcazzo se mi metto a fare il taxi. E no, no no ma con che coraggio si presentano mò? E io entro in macchina e che dico o meglio che faccio? Li riempio di calci?Perchè se lo sentissero loro il mio papà che dice con quella faccina un pò dispiaciuta "Ma ti hanno tirato il pacco?" e io "Ma noooo ma nooo, cosa vai a pensare??? è normale che stanno ancora mangiando" AH SI?? cos'è il cenone di capodanno questo? Io sono indignata, e sottolineo che col mio metro e cinquantacinque SONO UNA DONNA e ve la farò pagare, perchè non avete idea di cosa posso fare quando mi sale il nervosismo, vi farò subire per tempo indeterminato i miei isterismi e ve lo ricorderò nei secoli dei secoli.
AMEN

giovedì 21 giugno 2007

Perchè io proprio non funziono senza voi...

Certe persone entrano nella tua vita con il solo compito di cambiartela totalmente, di crearti nuovi impegni e di riempirti di amore. Lo so che il nostro non è stato il rapporto più sereno del mondo, nel giro di pochi mesi i confini tra le mie e le vostre vite si sono fusi e non è esistito più il mio e il vostro. Oltre la mia famiglia reale, io credo realmente di poter affermare che siete la cosa più bella che mi sia mai capitata, mi avete riempito la vita...tante volte ho creduto che foste capitate apposta, per riempire quei momenti neri con un bacino o un racconto o un abbraccione. E sapere che a settembre partirete, come punta dell'iceberg di una serie di eventi sfortunati, mi priva di qualsiasi emozione. Io non so se sono abbastanza matura per riuscire a moderare quello che provo, egoisticamente vi aizzo ancora di più contro vostra madre, divento bambina più di voi a cercare tremila motivi per non partire. Ce l'ho col destino, ce l'ho con me stessa per il troppo amore che provo per voi, ce l'ho con Alessia perchè ieri mi ha chiamata sorella e ce l'ho con Rossella per avermi assunta come punto di riferimento, ce l'ho con vostra madre perchè ha preso questa decisione "per i suoi interessi", ce l'ho con vostro padre perchè se n'è andato così, ce l'ho con i miei genitori che non si oppongono a questa decisione. Chi l'ha detto che solo perchè sono la più grande devo essere saggia? Voglio sbattere i piedi per terra e urlare che io senza di voi non ce la faccio e che mi sono ripresa anche per voi. E spero ancora che un briciolo di buona sorte che vi ha totalmente abbandonate, ritrovi la strada.

giovedì 7 giugno 2007

Abbraccimi daaai!


Ultimo giorno di scuola ed ultima interrogazione, alle 11 in punto. Svegliata alle sette e mezza, salita sul motosauro di Mario e percorsa la solita, solitissima strada che è stata teatro delle mie riflessioni sulla pochezza dei professori, delle angosce pre-interrogazione per cinque anni. Insomma a quel percorso io mi ci sono affezionata, a vedere tutti i giorni per tanto tempo un qualcosa è inevitabile. Anche con una sedia o una pianta, inizia a stabilirsi quel rapporto di reciprocità quasi insano.E poi ero in vena di abbracci. Prendendo l'idea dai free hugs dei Barsportini ho sfoderato il sorriso più invitante che potevo, e ho iniziato a correre verso taluni sconosciuti, senza telecamera ovviamente. E gli alti erano troppo alti e non volevo, con il mio metro e cinquantacinque tendente al cinquantasei, buttarmi ad abbracciare le gambe di qualcuno.I timorosi mi hanno guardata con indifferenza e si sono scansati. Poi si, qualcuno mi ha abbracciata, forse tre o quattro su una decina, e sono dovuta stare lì dopo a spiegare tutta la storia dei "regalo abbracci".
Nessuno che abbracci qualcuno per niente, senza motivo. Appena finisco la scuola ho deciso, niente inter rail e niente viaggione nel camper...Io mi prendo la bicicletta e pedalo fin quando non trovo un luogo caldo ed ospitale, pieno di abbracci gratuiti. Gh!
Ah la foto su è semplicemente il mio riflesso nel vetro del fornetto :D


giovedì 31 maggio 2007


Che lavoro vuoi fare da grande? Che lavoro volevi fare da bimba?
Da bimba la ginecologa, più per convinzione della mia mamma, che per la mia stessa. Quest'è certo. Io dicevo di voler crescere bambini, e lei asseriva entusiasta "Vedi? Vuoi fare il ginecologo" , così nei temi, fin in quinta elementare, scrivevo l'assai singolare desiderio di voler essere la dottoressa della patonza.Poi per un pò volevo fare la casalinga coi figlioletti, poi ero fermamente convinta di voler fare la barbona un pò qui un pò là, ed ora che davvero dovrei almeno avere un qualche imput, tabula rasa.Eppoi sono angosciata dal fatto che pur studiando, spesso non si lavoro nel campo che tu hai scelto di imparare. E allora lingue mi farà diventare probabile segretaria, psicologia mi farà fare la receptionist chissà dove, test test e controtes. Ciò se si è positivi. Altrimenti potrei ritrovarmi a fare l'estetisa, o la mantenuta. Liceo liceo, quanto odio e quanto amore ho nei tuoi riguardi, come vorrei non aver varcato nemmeno per un momento il tuo cancello, e come vorrei viverti per sempre e quanta nostalgia al pensiero di esser felice solo pensando che presto ti abbandonerò.Oh, si vede che sto leggendo "Narciso e Boccadoro". Mi sento assai prosaica, assai subordinata!

sabato 26 maggio 2007

BENE!

Se ne vanno anche Tiziana, Rossella e Alessia. O meglio si trasferiscono. A settembre. In una settimana cambiano un sacco di cose, in un anno niente. Vecchio saggio. Mi si svegli gente, dunque, tra un anno...quando sarà tutto uguale a prima. Quando sarà tutto uguale all'anno scorso. Mi sento perseguitata.

mercoledì 23 maggio 2007

Nuvole rapide

Come cambia in fretta il cielo. Una stagione di sole viene spazzata via in un attimo da una raffica di vento. Seduta sulla sedia, l'ho visto cambiare all'improvviso. L'ho visto che si spaccava e creava un tuono e tutto s'è incupito. Sembrava che mancasse l'aria anche ai palazzi, che le tende impazzissero e che le piante urlassero. Ho pensato che farei bene a non riversare il mio stato anche sulle cose perchè loro non c'entrano niente. Perchè è cambiato così velocemente anche il mio modo di provare paura, una sorta di contegno che mi fa vergognare profondamente di me stessa. Perchè c'è da scegliere se condividerla con gli altri o se tenersela nella pancia quella sensazione. C'è chi mi consiglia una cura a base di camomilla, e a queste affermazioni io sorrido. Oggi non mi va di dire che sto male e non mi va di dire che sto bene. Perchè ho i mostri nella pancia, e addosso e nel cervello e non mi va più di essere aiutata. Lo dico e lo nego qua, perchè io, a pensarci sono proprio come il cielo.

domenica 20 maggio 2007

E' storia


gli uomini hanno combattuto tanto per la propria indipendenza, guerre e sangue sparso in nome della libertà. il mio ugurio, per me e per le persone che amo, è di non crearsi dipendenze nocive verso cose ma soprattutto verso persone.

lunedì 14 maggio 2007

2+2=5

C'era una volta la paura. E quando c'era la paura, non si riusciva a respirare, a parlare, a guardare intorno, addirittura a pensare. L'inseparabile si scollegava tanto velocemente, che arrivavi a non riconoscere le persone più vicine, talmente fragili i tuoi pensieri da poter essere violati dal primo passante. Ti circondano sono lì, ti domandi il motivo per cui sembra guardino solo te, e un attimo minuscolo ti spinge per terra. Così, tutto cambia, la donna vicina non è più tua madre, potresti affogare in quel bicchiere d'acqua e quell'insetto sul braccio ti vuole morta. La voce, è finita, l'hai ingoiata, ti ritrovi circondata da coloro che non capiscono, parlano, si guardano, si domandano cose..e tu li conosci tutti, hai condiviso la scuola con loro, ma ora sono solo estranei che si buttano addosso e ti prendono la mano. Non è rassicurante, solo l'inizio della tua più grande paura. Finiscono, ma da un momento all'altro tornano, quando? Come si reagisce? Se uno di questi durasse per sempre? Se diventasse tutto per sempre, talmente sconosciuto, da terrorizzarti? D'altronde quel mazzo di fiori mi ha dissanguata, e poi non riconoscerla è stato un disastro per me...

mercoledì 9 maggio 2007


Eccovi la dimostrazione di come nell'amicizia, bisogna mettere da parte le proprie esigenze per coinciliarle con quelle degli altri....


×××$up3Я_M@ЯiØ_BЯØ$×××...RASTA SIEMPRE... scrive:
ti passo a prendere nel pomeriggio....
NanuWw.....NanuWw si dà del lei scrive:
mario io fino alle sei sto a pattinaggio

NanuWw.....NanuWw si dà del lei scrive:
poi mi devo fare doccia e shampoo e tutto

×××$up3Я_M@ЯiØ_BЯØ$×××...RASTA SIEMPRE... scrive:
no no verso le sette e mezza!!!

×××$up3Я_M@ЯiØ_BЯØ$×××...RASTA SIEMPRE... scrive:
va bene?

NanuWw.....NanuWw si dà del lei scrive:
verso le otto....

×××$up3Я_M@ЯiØ_BЯØ$×××...RASTA SIEMPRE... scrive:
otto meno15 giù!

NanuWw.....NanuWw si dà del lei scrive:
...
NanuWw.....NanuWw si dà del lei scrive:
aUHSUahsuHASUHaush

NanuWw.....NanuWw si dà del lei scrive:
la metto sul blog questa...

×××$up3Я_M@ЯiØ_BЯØ$×××...RASTA SIEMPRE... scrive:
ja siamo arrivati al giusto compromesso...

NanuWw.....NanuWw si dà del lei scrive:
uAHSUahsAUuaSHUa mi vado a vestire =*

×××$up3Я_M@ЯiØ_BЯØ$×××...RASTA SIEMPRE... scrive:
va buono allora alle sette e mezza giù

NanuWw.....NanuWw si dà del lei scrive:
-.-

...per sempre pancreas & colon :D

mercoledì 25 aprile 2007

oO°Parto°Oo

Potrei addirittura esserne contenta, se non fosse che ho il panico a salire sulla nave...perchè salita, di certo non posso scendere se sto male, non posso scappare, sono circondata dal mare. Il che ha qualcosa di terribimente romantico e pauroso. Dai, che ho le xamamina a portata di mano, forza e coraggio.Ah, Giuliana se leggerai mai questo post, vorrei dirti che ieri notte sono stata felice di vederti, mi mancavi. Mi hai detto che la roba sciupa, me l'hai detto dal nulla. Mi mancavi :°)
Grazie Giuliana, con un pò di fortuna, ce ne partiamo insieme.
Au revoir, gente!

giovedì 19 aprile 2007

A te, candido come la neve

Dimmi solo quando e perchè ci siamo persi, perchè hai detto di stimarmi così tanto da volermi mostrare qual'è il baratro in cui regni, il luogo dove tu riconosci di aver toccato il fondo. Spiegami il motivo per cui mi hai designata reginetta del tuo mondo. Solo io e te, solo io e solo tu potevamo capirci, placare l'ansia, frenare l'angoscia. Ma mi hai piantato una lama nella pancia guardandomi negli occhi e mi hai convinto che era giusto, che era il prezzo da pagare per essere l'Unica. E non c'è mai stato inganno nella tua bocca, realmente hai capito, e i miei e i tuoi occhi erano le stesse lagune livide. Ti guardo e vedo me, la paura, la velocità con cui eri, ero, disposta a cancellare. La stessa fuga, fuggendo e rimanendo qui, ad aspettare il minuto, l'istante in cui come con un forte respiro puoi bruciare tutto. La verità è che ci eravamo giocati il cervello, mi hai lasciato zero speranze. E quando tento di riprendermi, mi prendi così dolcemente, mi tiri la felpa, ti attacchi al braccio, mi riporti nel tuo spiraglio nero pece. Sei andato giù tu, ma non trascinarmi, fammi riprendere te ne prego, ho paura. Non possono capire, potevi tu, e per il ricordo mi aggrappo io stavolta. M'incanto al pensiero dei tuoi denti perfetti, quelle labbra sottili, quel naso fine ed elegante. Dici con gli occhi che hai vinto, di nuovo, che mi hai in pugno, che quando me ne vado poi ritorno a chiederti scusa, con l'angoscia che sembra solo tu possa placare, che tu sei fidato, che nelle tue mani almeno non devo avere paura del peggio. Allora mi abbandono e mi accascio, e tu reagisci sempre per me.

sabato 7 aprile 2007

Blanche


Bergson paragonava il tempo ad un gomitolo di filo. Il passato ne costituisce il nucleo portante, il presente è quello che noi vediamo in superficie. L'oggi si porta sempre dietro l'ieri e non può essere altrimenti. Ed io puntualmente, m' incazzo.
Questa legge dovrebbe valere per tutti o per nessuno. Mi domando perchè tutti riescono a romontare i pezzi, o a fare complete nuove costruzioni. A me pesa ancora tutto sulle spalle, incontro persone meravigliose e ho paura, sono incerta nelle decisioni, sobbalzo ogni volta che si alza la voce. E vedo che invece la vita, c'è chi se la rifà subito. Chi subito riesce a girare pagina e a scrivere con inchiostro nuovo. Io mi guardo allo specchio e vedo come riesco ad essere cattiva nei miei confronti quando sto male. Cambio faccia, cambio il modo di muovermi. Mi riconosco poco e niente, e le persone che mi sono vicine continuano a dirmi che sembra io sia malata. Faccio stare preoccupata la mia famiglia, che non lo merita assolutamente, riverso su di loro che sono davvero le sole persone che vogliono per me il meglio, anche se il loro ed il mio meglio è totalmente diverso... Sono preoccupata per la mia vulnerabilità, per le facili esaltazioni che vivo e per le altrettanti cadute. E' estenuante trovare in un'ora un'energia che ti farebbe spaccare tutto, sentire le gambe che fremono, sentire la voglia di rapire tutto e poi ricadere, ricadere ricadere in basso.

sabato 31 marzo 2007

Deh!


Heineken Jazz Festival 1995, pianoforte tromba batteria e basso. Cinquantasei minuti di jazz ininterrotto, un pianoforte impazzito di note che corre corre corre, arpeggia su e giù, si disperde, si corregge ed impazzisce di nuovo, assoli di tromba che ti lasciano il freddo addosso non meno del favoloso, ineguagliabile bassista Eddie Gomez, per il quale, provo una particolare ammirazione. Cinquantasei minuti di chissacosa e che ho riascoltato per quattro volte di seguito, ogni volta sempre più stupita. Questa si che è musica, questa è perfezione. Una tromba che ti graffia, un basso che ti entra nel cervello pur essendo talmente "basso" da non farsi notare subito.Consiglio a tutti di ascoltare questi cinquantasei minuti di gioia.Poi, oggi ho manifestato, contro la costruzione della discarica "Lo Uttaro" proprio fuori casa mia, eccheccavolo, io già abito sul vialone, strada notoriamente popolata di signorine notturne, godo degli svantaggi della periferia ma allo stesso tempo mi trovo quasi su un'autostrada, e sembra che le macchine passino proprio dentro casa, ora ci si mette anche la discarica. Della stessa opinione era mia mamma, che ha manifestato anch'ella. Io mi son presentata con i miei amici, e l'abbiamo trovata che indossava una busta della spazzatura, una sciarpa della pace, ed uno scolapasta in testa. Ed io che mi sentivo "accessoriata" portando una cucchiarella. S'è fatta anche intervistare, ah ah ah...e ora tutti i miei amici conoscono mamma ^^Fatto sta, che mi sono divertita, ho ballato a ritmo di ska ska ska in mezzo alla folla, buttandomi addosso a tutti, lasciandomi trasportare, consapevole che mia mamma era lì a guardarmi."Ti Disinfetto!" ..appena entrata in macchina mi ha detto questo "Hai i microbi di tutti addosso".Però è carina ed io le assomiglio, decisamente.Ah questa è una foto...io solo la seconda a destra, mi han fatto portare lo striscione, ma col mio metro e sessanta [(cinquantasette a dire la verità)..cinquantacinque se vogliamo dirla tutta] quando dicevano "ALZATEEEE LO STRISCIONEEEE" doveva arrivare prima qualcuno che alzasse me. Eh!

mercoledì 28 marzo 2007

Ho sognato Ratzinger..


Posso garantirvi che qualcuno mi ha indirizzato un rito voodoo. Terribile per di più. Sarà un buon mesetto, che ogni notte mi sveglio almeno due o tre volte perchè sogno la sveglia. Sento proprio il fastidiosissimo tibidìbidibidì tibidibidibidì accompagnato dall'inutile vibrazione, che mi leva almeno 10 minuti di vita a mattinata. Apro gli occhi, prendo il cellulare...ma la sveglia ancora deve suonare. Oramai sono esasperata, le ho provate tutte! Ho sostituito il cellulare con una sveglia vera, l'ho dipinta con i fiorellini e una faccia sorridente, sperando risultasse meno traumatica. Ma niente da fare, ogni notte il cellulare nei miei sogni, che ormai sono incubi, inizia a vibrare.
Aggiungiamo che stanotte tra una pseudo suonata di sveglia e un'altra ho sognato Ratzinger che mi faceva passare per il metal-detector.
...Aiutatemi :/

sabato 24 marzo 2007

7 e mezzo con riserva!

Un tema filosofico. Ottimo il contenuto, scarsa la forma. Eppure mi sembrava di aver scritto tanto bene...cinque colonne comparse dal nulla, improvvisamente! Leggo e rileggo ed ogni volta il tema mi sembra scritto sempre meglio, si vede che l'argomento trattato mi ha interessata particolarmente. Mi è stato detto che pecco di onnipresenza nello scrivere e ciò graverebbe sulla forma, mentre è interessante la mia onnipotenza che costituirebbe il contenuto. Ma cos'è il contenuto senza la forma? Ero convinta che andassero per forza a braccetto, che non avessero senso l'una senza l'altra. E poi ho capito che invece quasi tutto è forma senza contenuto, o contenuto senza forma. La mia famiglia è contenuto, per fortuna, anche se spesso manca la forma, che è rimediabile. Mr.X è stata forma, ma quando tutto finisce, se il contenuto non c'è stato non rimane niente. L'istituzione scolastica anche è forma che la maggior parte delle volte scava invece di riempire. La televisione è contenuto, ma è spazzatura perchè la forma è male applicata. La musica neomelodica è forma, perchè deve piacere, ma il contenuto è poco più profondo delle mie tasche. Le idee politiche sono contenuto, ma vengono esposte male nella forma, tanto da sembrare stupide. Sono necessarie le forme, sono necessari i contenuti e sono necessari insieme. Il giudizio della prof mi è piaciuto:- "Ottimo il contenuto, scarsa la forma". C'era scritto solo questo, ma so che mi stima e che dietro quelle sei parole, voleva ripetermi ciò che mi dice da sempre: rallenta i pensieri, fermati a respirare tra parola e parola, non ti arrabbiare per la violenza delle tue affermazioni, usa meno punti...non c'è bisogno di sottolineare tutto, sii più neutrale nella scelta dei vocaboli, calca meno il tratto della penna, che come le idee tentano di stracciarti il cervello, la tua mano tenta di stracciare il foglio.

mercoledì 21 marzo 2007

Il Pollo Sfigato...

Un bambino andava a scuola
senza avere volontà
vide un pollo che vagava
solo solo in libertà.
Esclamò "Pollo beato!"
Esclamò "Pollo beato!"
Ma perchè non sono nato
pollastrello come te.
Al ritorno della scuola,
una donna prese il pollo
gli tirò ben bene il collo
e ad un chiodo lo attaccò.
A veder quel gran disastro
A veder quel gran disastro
Non voglio esser più pollastro
ma alla scuola voglio andar...

Vorrei un pò di primavera anche nella mia testa, vorrei capire quando e come è iniziato l'inverno. A voi tutti, un buon inizio stagione...

sabato 17 marzo 2007

Dio Francesco Guccini..

Non credo di poterla mai dimenticare la serata di ieri, concerto di Francesco Guccini al Palapartenope, e io c'ero. C'ero con i miei cari amici. Salvo qualche piccolo "inconveniente" coi cani, il concerto è stato meraviglioso..un Guccini in piena forma, che sparava battutone sul papa, su Berlusconi...ha attaccato "L'avvelenata" e io non ci potevo credere, e infatti non c'ho creduto dato che dopo metà prima strofa ha cambiato canzone. Un Guccini instancabile, che si ricaricava a bicchieri di vino, musicisti straordinari ed un'atmosfera tranquilla e gioiosa. Ha cantato senza sosta per due ore e mezza ripescando canzoni veeeecchissimissime che nessuno s'aspettava. Io ero in prima fila, nessuno davanti per fortuna data la mia stazza, e potevo vedere ogni espressione del suo volto nonchè il suo panzone, che sembra un'entità a parte da venerare. Il concerto aspettavo di viverlo in modo diverso, devo dire che sto crescendo e me ne accorgo. Ringrazio davvero moltissimo gli amici che, contrariamente a ciò che mi aspettavo, non hanno discusso quando ho preferito starmene per conto mio, che non mi sono venuti vicino quando non era il momento, e che hanno lasciato che esprimessi le miei emozioni senza "moderarle". Poi un grande, grandissimo ringraziamento a me stessa per aver affrontato un concerto che da come si pensava mi avrebbe distrutta psicologicamente, mi ringrazio per non essermi limitata ad ascoltare e perchè non ho messo freno ai pensieri. E poi ringrazio lui, Francesco Guccini, che mi ha fatta commuovere sulle note di "canzone per un'amica", che mi ha fatta ballare su "dio è morto", ricordare con "vorrei", che mi ha sorpresa con "canzone". Grazie ai genitori di Mario ed alla sorella per essere così belle persone. Grazie alla folla che mi ha riscaldata, alle luci che mi hanno coperta, al vino che mi ha fatta ballare senza stancarmi mai, ai panini di Pina con porchetta proprio il venerdì di quaresima (aushUAHSUha). Grazie alla mia macchinetta fotografica che ha immortalato coi filmini pezzi di canzoni. Grazie al tipo ubriaco che ci ha detto molto saggiamente e senza conoscermi "Rimanda tutto a fine concerto". Grazie al tempo, al cielo, al pavimento bagnato, al profumo della folla, alle persone che conoscevo e che non mi hanno salutato, e quelle che pur non conoscendomi mi hanno offerto da bere. Grazie, perchè mi batte ancora il cuore

giovedì 15 marzo 2007

Leggi metereologiche..

E dunque torno da scuola, che sembro sempre Heidi. Due schiocche rosse esagerate, trattasi di cuperose, inutile a dirlo fastidiosissimo. Il sole batte pungente sulla mia testa, i passi si fanno sempre più veloci per evitare di perdere il pullman, tolgo il giubbino ed anche l'eventuale maglietta super-calda che metto la mattina quando appena uscita dal letto sembra di stare al polo. Nel pullman le mie schiocche si regolarizzano, perchè mi fermo. Non di certo per l'aria condizionata, condizionata dal sole però...un getto d'aria di 30 gradi suppergiù! Scendo dal pullman, che quasi ho un colorito decente. A casa i primi brividi. Dopo pranzo il gelo più totale, corro in cameretta e rimetto la felpa e di sera anche il giubbotto. Ora..dico io, perchè mai casa mia sembra la terra dei pinguini pure in piena estate? Ho la bronchite cronica da quando ci siamo trasferiti qua, i doppi infissi? Si sono dimenticati di esistere, devo per caso spiegargli il loro ruolo? E i termosifoni? Perchè mai i termosifoni non svolgono il compito per il quale sono stati creati? Quando accendo la webcam, i miei amici mi vedono bianca bianca e col giubbotto e si spaventano, mio padre mi dice che sono una morta e che faccio solo finta di avere il sangue, mi si bloccano le dita per il freddo! Quando accade tutto ciò, però, io ho la soluzione..esco fuori al balcone a fumarmi una sigaretta e nel giro di 4 minuti il sangue ricomincia a circolare. Fuori al balcone.
- Dottore, mia dia del rohypnol.
- Ma...questa è la seconda scatola che prende in una settimana. Lei ha i polmoni putrefatti, il fegato spappolato, la milza che sembra budino, ha gli occhi ingialliti, il cuore è sovraffaticato, i reni come due spugnette per pulire i cessi. Credo che se continua così, non vedrà oltre i trenta. Mi dispiace.
-Davvero? A me no...
..mica è riferito a me eh, è un pezzetto di una storiella che scrissi tempo fa o.O

domenica 11 marzo 2007

Chiedimi se sono felice


E' decisamente più bello un mondo a colori.
Questa è stata la considerazione dell'11 Marzo 2007. Perchè quando ti svegli e ci sono le nuvole, e abiti su una delle strade più trafficate della città, e dal balcone entra soltanto una luce grigiastra, l'unica cosa che puoi fare è porre rimedio. Svegliare la gioia che ti dorme affianco e proporle di colorare. Con le pitture. I mobili. Eccheccenefrega se mamma s'incazza. Megliodino. Nontipreoccuparecheconmammamelavedoio. Abbiamo colorato senza pennelli, con le mani....quello che la fantasia ci suggeriva! La fantasia ha suggerito ad Alessia tanti fiori e bambini colorati, a me note musicali e il mare. E poi frasette di canzoni. Il lavoro non è completato: la cameretta, ci siamo promesse, sarà la nostra isoletta e con la pittura disegneremo tutto ciò che abbiamo bisogno di comunicare. Siamo partite dal mobiletto, ma il progetto è più vasto! Le sensazioni non possono restare limitate ad un mobiletto! Profuma di noi questa cameretta, profuma di tutte le cose fatte assieme, profuma dei litigi, delle notti passate abbracciate, profuma di ninna nanne, di lampadari rotti per gioco, di cazziate, profuma di troppe lacrime ed altrettante risate, profuma d'infanzia e di crescita, di vittorie e di rivalse, di abbandoni e giochi. Io per il momento, la ragione per essere felice ce l'ho. Lo sono per il bel senso che abbiamo dato a questa camera, e per quello che probabilmente daremo alle nostre vite!

venerdì 9 marzo 2007

Il tempo tiranno...

Il caso vuole che ieri sera la mia casa, generalmente sovraffollata, rimanga vuota. Mamma e Papà verso le 20.00 mi comunicano "andiamo a festeggiare" e Tiziana, Alessia e Rossella dormono fuori, per festeggiare il compleanno della cuginetta. Mio fratello a Napoli dalla fidanzata e mia sorella a Milano, lavoro. Facendo un rapido calcolo quindi, di otto persone in casa ne rimane solo una, anche un pò sfigata. Io.
Mi ritrovo a cenare seduta sul letto, la prima cosa che trovo: un wrustel, e in sottofondo Hendrix mi tiene compagnia. Quando si è in queste condizioni, da 18enne alquanto esasperata dal mondo, si pensa parecchio. Mi sono chiesta se sono sola. E di conseguenza mi sono anche chiesta se essere soli esoneri per principio, dai rapporti materiali. E come conseguenza della conseguenza mi sono chiesta se è giusto essere soli.
Di certo sola, nel senso stretto della parola, non lo sono quasi mai. A scuola ci vado, e questo comporta di per sè uno stretto rapporto con altra gente. A casa, in uno sputo quadrato di casa in tanti di noi, non si è ciò che potrebbe essere definito "soli". E gli amici, conoscenti ne ho abbastanza. Fidàti, un pò meno di abbastanza, ma credo che nella vita generalemente funzioni così.
E allora perchè da sempre ho questa sensazione di non poter contare su nessuno, se non su me stessa? E perchè al contempo questa sensazione mi avvilisce ma mi fa sentire potente? La solitudine, credo sia questa. Essere circondati da tante persone che ami, che vuoi bene, che non sopporti, che odi...eppure sentirti sempre al di fuori di ogni questione, di ogni scelta. Personalmente, credo di averla scelta la solitudine al resto. E non significa che io sia un'asociale o che stia sempre a casa, tutt'altro. Ma generalmente ho sempre preferito sbrigarmela da sola, tanto per le cose materiali che per quelle morali. Alcuni dicono che la mia sia impermeabilità, non far filtrare alcunchè all'esterno. Se è positivo o negativo questo non lo so...ma sono dell'opinione che io sia la persona che mi conosce meglio, solo ed unicamente i miei consigli ed i miei giudizi mireranno alla mia serenità ed alla mia stabilità. Tutti gli altri, potranno aiutarti, darti una mano a rialzarti ma se la forza non sta nelle tue gambe, alla fine crolli nuovamente. Dicevo di sentirmi potente, e infatti mi sento tale. Mi sento tale quando riesco a parlare di un argomento che mi tocca punti molto sensibili, senza dare cenni di cedimento. Mi sento tale quando in una situazione riesco a gestire ogni singolo nervo del mio corpo. E non sarò mai additata come una persona che da sola non ce la fa. Io ce la faccio e come. Ce la faccio e come. Ce la faccio e come. Forse se lo ripeto tante volte, finirò col crederci.

Come scrive Pasolini "La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza".

martedì 6 marzo 2007

Per carità NO!


Lo ripeto, per carità no. Non fategli del male.
Sarebbe una rovina, uno sfregio al bello, una deturpazione all'arte. Fatelo per il nostro bene, per il mio bene. Offro una lauta lauta lauta ricompensa al terrorista legato ad Al Qaieda se, invece di ammazzarlo come previsto, lo porta a casa mia, intatto e possibilmente nudo!

venerdì 2 marzo 2007

ma..dove sono finiti i 15 centimetri?!

Fatto sta che ad un certo punto ho detto, taglio quindici centimetri. Fatto sta che ho messo su un codino stretto stretto stretto e Zac, ci ho dato un taglio. Fatto sta che dopo, ho iniziato a sudare freddo...
Non lo so come sto, sono senz'altro diversa...forse i capelli lunghi mi nascondevano un pò di più ed un taglio così netto invece evidenzia i lineamenti forti. Mi piace.
Nell'antichità, tagliare i capelli era simbolo di perdita di qualità importanti e vitali per la persona. Chissà se io ho perso qualche qualita', la pasienza forse!
Volevo fare questo post, inoltre volevo rompere il computer, inoltre volevo dire che vi odio. Inoltre volevo dire che questo NON è uno sfogo! E' niente. E domani, se i capelli non saranno ricresciuti è normale che continuerà a mancarmi anche la pasienza.

martedì 27 febbraio 2007

Affinità tra Giovanardi ed il Papa...

Uno dice: "Contro l'aborto, che non si faccia sesso se non indirizzato a scopo procreativo"
L'altro ribatte: "Contro le stragi del sabato sera, blocchiamo il traffico dalle 22.00 alle 8.00"
Ma si...
-evitiamo di prendere l'aereo, potrebbe precipitare
-evitiamo di avere figli, potrebbero essere futuri Erika e Homar
-evitiamo friggere l'olio, potremmo causarci una grave ustione, qualora la padella cadesse
-evitiamo di mangiare, potremmo affogarci

Come quando si volevano far chiudere le discoteche italiane alle 2.00... Si propongono solo soluzioni non valutando come sarebbe meglio inculcare a tutti un'educazione ed un rispetto verso se stessi e verso gli altri. Ci propongono la Pennicillina per curarci, senza insegnare che a -30 gradi non si dovrebbe uscire di casa senza giubbotto. E pensare che noi Italiani paghiamo questi buoni signori per sciorinare idiozie su idiozie. Mah!


domenica 25 febbraio 2007

Luna naso e bocca...

C'era la luna a guardarmi, ad ascoltarmi. Ma quanto è bella la luna? E quanto può colmarti di gioia il suo tremulo bagliore? Quanto può scaldarti il cuore in una notte fredda? Se vi fermerete a guardarla, vedrete che si rivolgerà proprio a voi, illuminerà particolarmente proprio il balcone sul quale siete seduti, silenziosa, in attesa di storie e racconti. Non bisogna deluderla, la luna, altrimenti la sua luce si affievolirà e ritornerà ad essere solo uno dei tanti elementi del sistema solare. Invece la luna, ce l'ha un' anima. E' per questo che i sensibili le si rivolgono, è per questo che tanti le dedicano poesie. Stanotte era talmente bella che ho provato una sensazione di quiete, mi si sono distesi i muscoli e mi ha riscaldata. E l'ho dovuta fotografare, immortalarla in quel momento in cui mi si è manifestata. E' mai capitato a qualcun altro, di essere così coinvolti dalla luna?!? Oggi sono felice, per la luna di stanotte.

O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l’anno, sovra questo colle
io venia pien d’angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.

Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci

il tuo volto apparia, che travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l’etate
del mio dolore. Oh come grato occorr

nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l’affanno duri!


Leopardi -Alla luna-

sabato 24 febbraio 2007

Yerba del diablo


Don Juan mi chiese se avessi cercato le lucertole. Risposi che l'avevo fatto, ma non ero riuscite a trovarle. Gli domandai cosa sarebbe accaduto se una delle lucertole fosse morta, e lui mi spiego che sarebbe stata una vera disgrazia. Se fosse successo alla lucertola con la bocca cucita, non avrebbe avuto senso continuare la magia.Significava che le lucertole mi avevano negato la loro amicizia e che avrei dovuto rinunciare a provare l'erba deldiavolo per molto tempo.
"Per quanto tempo don Juan?"
"Due anni, o forse più"
"Cosa sarebbe successo se fosse morta l'altra lucertola?"
"Ti saresti trovato in serio pericolo, perchè saresti rimasto da solo, senza una guida. Se fosse morta prima di iniziare la magia, avresti fatto ancora in tempo a fermarti, ma in quel caso avresti dovuto abbandonare per sempre l'erba del diavolo. Se invece fosse accaduto quando si trovava già sulla tua spalla, a incantesimo iniziato, avresti potuto solo andare avanti, ma saresti diventato pazzo"
"Perchè?"
"Perchè in quelle condizioni non c'è niente che abbia un senso. Rimani solo, senza guida, e vedi cose terribili e assurde"
"Cosa intendi per cose assurde?"
"Cose che vediamo da soli, senza alcuna direzione. Significa che l'erba del diavolo sta cercando di sbarazzarsi di te e finirà con l'allontanarti del tutto"
"Conosci qualcuno a cui è successo?"
"Si, a me. Privato della saggezza delle lucertole, sono diventato pazzo"
"Che cosa hai visto, don Juan?"
"Un mucchio di assurdità. Cos'altro avrei potuto vedere senza una direzione?"
-A scuola dallo stregone- Carlos Castaneda

Consiglio vivamente questo libro: una singolare tesi di dottorato di uno studente di antropologia. Lo studente in questione è appunto Carlos Castaneda, che svolse cinque anni di apprendistato presso uno sciamano, don Juan Matus.Resoconti, pagine di diario reali.
E questo libro, lo dedico a tutti coloro che hanno perso la direzione, a tutti coloro che ne hanno presa una e vogliono tornare indietro, a quelli che non avranno mai il coraggio di prenderla, e a chi, come me, si ostina a stabilire l'inizio e la direzione di una strada infinitamente lunga.
E tu, oggi fan nove mesi che ci manchi, stavolta stammi vicino.

venerdì 16 febbraio 2007

Servizi postali poco efficienti...


Proprio oggi stavamo commentando che, stranamente, la posta non arriva da una settimana, e per posta intendo anche tutti i depliant dei vari supermercati che propongono offerte sul parmigiano e sul prosciutto San Daniele, quindi la situazione è davvero strana.

Ma poi curiosando qua e là su internet sono venuta a conoscenza di questa storia straordinaria. Una cartolina risalente al 1917, mandata da tale Walter Butler alla sua fidanzata per farle sapere che era ancora vivo. Ebbene a distanza di novant'anni la cartolina è giunta a destinazione, nelle mani della figlia nata dalla coppia che si sposò non appena lui tornò dal fronte.


Le epoche cambiano... hanno inventato scope aspiratutto, mutande che suonano, hanno inventato il mito di Gigi D'alessio, le macchinette usa e getta, ma le poste...quelle non sono cambiate per niente!

venerdì 9 febbraio 2007

Protesto!


Io dico basta!

Voi, il pene allungato e il viagra. Non me lo voglio allungare il pene per soddisfare la mia ragazza, e non voglio nemmeno triplicare i tempi delle mie performance. Inutile mandarmi dieci e-mail al giorno.

NO, GRAZIE!

GRAZIE SIMMENTHAL


Pranzavo sola soletta non si sa perchè facendo un pò di zapping, mangiavo la mia bella simmenthal interrogandomi sul perchè i miei amici, la mia famiglia, e tutti quelli che mi conoscono trovano anormale la mia venerazione verso questo delizioso cilindretto di carne gelatinoso.

"chissà che schifezze usano per fare quella gelatinaaaaa" mi viene detto.

-Miele, acqua, aromi naturali e spezie e gelificante, che serve come addensatore.

Tutto qui, e la carne è carne bovina cotta col marsala e il sodio nitriti, che, EBBENE SI, è un conservante.

Niente bava di mucca, o sperma di animale come suppongono in tanti. Essì che a valori nutrizionali sarebbe ben nutriente, ma mi dispiace deludervi di seme animale non c'è niente proprio.

E quando mi porto la simmenthal per pranzo invece di mangiare con voi un sano panino del Mc Donald, sul quale veramente si potrebbe discutere su cosa ci mettono dentro, non mi assillate con i vostri BLEAAAH.

E poi la mamma è sempre la mamma, ecco perchè la Simmenthal è sempre la Simmenthal. (? lo slogan non lo capisco nemmeno io ?)

martedì 30 gennaio 2007

Germania in autunno...

"Non credo che ci sia una migliore indicazione di questa crisi se non il fatto che da una parte abbiamo cominciato la nostra protesta, la nostra rivolta contro l’imperialismo, e siamo scesi in piazza per il massacro del popolo vietnamita a My Lai, ed ora dall’altra vediamo che un gruppo di questo movimento, per liberare dei detenuti con i quali la gente non s’identifica affatto, prende come ostaggi e minaccia di morte civili del tutto estranei ed inermi, donne, bambini ed anziani, senza neanche porsi la domanda se questo abbia ancora a che fare con la politica di sinistra, senza chiedersi come possa arrivare una persona come Ulrike Meinhof ad uccidere altre persone o comunque ad accettare il fatto"



Genio o Assassina?!

Tutto bianco o tutto nero?!

Uccisa o suicida?!

Che mistero la Meinhof..

venerdì 26 gennaio 2007

Dolce di Padre Pio


-Non si deve rifiutare.

-Non mettere in frigo.

-Non usare lo sbattitore.

-Non mettere in contenitori di Plastica.


1° giorno: versare il contenuto che ti deve esser stato donato da un'altra persona,
aggiungendo 1 bicchiere di farina ed 1 di zucchero. NON MESCOLARE.


2° giorno: mescolare il tutto.


3° e 4° giorno: non toccare, non guardare.


5° giorno: aggiungere 1 bicchiere di farina, 1 di latte, 1 di zucchero.
NON MESCOLARE.


6° giorno: mescolare il tutto.


7° 8° 9° giorno: NON TOCCARE.


10° giorno: togliere 3 mezzi bicchieri di impasto e donarlo a 3 persone care;
al contenuto rimasto aggiungere 3 bicchieri di farina, 1 di latte,
1 di olio di semi, 1 mela a pezzetti, 2 uova, 1 bustina pan degli angeli,
mescolare in senso antiorario ed esprimere 3 desideri.


INFORNARE A 180° PER 30/40 MINUTI.



Quella stronza di mia mamma!!! Chissà che tre desideri aveva espresso prima di farmelo mangiare!!!! Forse diarrea e vomito per i bestemmiatori! AUHSUahushAUSH a parte gli scherzi, una cattolica cristiana catechista educatrice nonchè gran sostenitrice di tutti i princìpi morali della chiesa, si indigna se guardo l'oroscopo e poi per 10 giorni la vedi farneticare formulette vicino ad un bicchiere di cristallo pieno di sbobba da cuocere??? Gnaaaaaa




domenica 21 gennaio 2007

Indignamoci tutti!

Per l'istinto insito in ognuno di noi di associarsi a persone che, bene o male, ci siano simili vedremo che gli zingari stanno con gli zingari, i punkabbestia con i punkabbestia, i delinquenti con i delinquenti, le bizzoche con le bizzoche e naturalmente Silvio Berlusconi sta con Bettino Craxi.Corruttore con corruttore.Commoventi le parole spese dal caro ex premier durante il settimo anniversario della morte del suo caro amico, nonchè testimone di nozze e padrino della cresima della figlia : "Bettino Craxi fu, al tempo stesso, artefice e vittima del rinnovamento della politica italiana. Sarebbe un errore storico dimenticarlo, perchè l’Italia può ancora trarre vantaggio dalle sue intuizioni e dalle sue visioni politiche, Sta a noi di Fi, e non a questa sinistra illiberale e conservatrice, raccogliere e portare avanti la sua eredità riformista. La sinistra “ha rinnegato” uno dei suoi uomini migliori”.La sinistra ha rinnegato uno dei suoi uomini migliori???Ma dico io, Craxi prendeva voti dall'MSI. Un'anomalia del tutto italiana...un partito ovviamente di sinistra come quello socialista, che di sinistra non aveva un cazzo!Riabilitato dunque un uomo che ha azzerato i consensi per i Socialisti in Italia, un uomo che ha portato ad associare il PSI alla corruzione e alle tangenti. Riabilitato perchè Berlusconi, ci godeva della politica craxiana.Craxi agli albori era trasmesso quotidianamente sulla mediaset (riusciva così ad accattivarsi la parte più debole degli italiani), in cambio del "decreto Berlusconi" che legalizzava le trasmissioni sul suolo nazionale delle sue televisioni. Berlusconi, "grande capo" delle televisioni, e Craxi che riferisce senza pervenire a decisioni.Tuttavia c’è una differenza tra Bettino e Silvio. Bettino giustamente è finito ad Hamamed,il suo beneficiato e complice invece è finito a Palazzo Chigi. A sfasciare l’Italia e i suoi processi.Utilizzando per questo sfascio tutti i mezzi televisivi che Bettino gli ha regalato,contro ogni legge e contro la Costituzione italiana.Craxi ci ha regalato il berlusconismo, ovvero la corruzione,il falso,la truffa legalizzati.Un male che ha impoverito l’Italia a 360 gradi.

giovedì 18 gennaio 2007

Magia Nera!

Un'eclissi di sole salverà la vita di tutti noi. Un'eclissi eterna. Oscurerà il terreno, le case, le montagne e i bambini impazziranno. Quintali di grandine piomberanno dal cielo come stelle impazzite; e un lupo cristallo piangerà miele. E ci sarà pace. Una bimba canta

Labbra più nere della notte

Mani più fredde del ghiaccio,

Parole più flebili del canto di un violino,

Cuore più stanco dei vecchi del mondo,

Respiro più lento dei minuscoli insetti,

pèrdono coscienza,

il vuoto è sotto.


Canta canta, bella bambina! Cantaci per l'ultima volta il mondo mai visto, narraci ancora della morte del giglio infelice, dipingi con la tua voce l'amore tra la furba vipera e l'audace leone, continua continua a narrare bambina. E quando la notte sarà finita, chiudi gli occhi e ricorda la voce del sole stanco, la voce del sole andato.



I miei sogni mi portano a non sentire le sveglie la mattina...i viaggi.

sabato 13 gennaio 2007

Colloquio sentimentale

Nel vecchio parco gelido e deserto
sono appena passate due forme.

Hanno occhi morti, e labbra molli,
e le loro parole si odono a stento.


Nel vecchio parco gelido e deserto
due spettri hanno evocato il passato.


- Ricordi la nostra estasi d'allora?
- E perché vuoi che la ricordi?


- Batte ancora il tuo cuore solo a udire il mio nome?
Ancora vedi in sogno la mia anima? - No.


- Ah, i bei giorni d'indicibile felicità
quando univamo le nostre bocche! - Può darsi.


- Com'era azzurro il cielo, e grande la speranza!
- Vinta, fuggì la speranza, nel cielo nero.


Andavano così tra l'avena selvatica,
e le loro parole le udì solo la notte.
-Paul Verlaine-



Ma da quanti spettri siamo circondati? E siamo noi a lasciar cadere dietro di noi stalattiti di ghiaccio?E' bene riservare il dolce tepore per chi è ancora vivo e cerca di non scivolare?

martedì 9 gennaio 2007

Catena, catenella...


Non si possono snobbare proprio tutte le catene di S.Antonio..Soprattutto se la catena in questione prevede che un blogger confessi cinque cosette che il resto del mondo ignora, per poi passare "la palla" ad altri.

THREE, TWO, ONE...GOOO!


1) Ho l'abitudine di conservare gli oggetti nelle scarpe quando vado a dormire. Così la mattina posso
non aprire gli occhi anche per mezz'ora ma trovare lo stesso cellulare,elastici ed orecchini

2) Non sono adatta alla custodia dei pennuti! Ho sulla coscienza un canarino che (per il vizio citato al numero 1) è rimasto spiaccicato nelle scarpe, e innumerevoli pulcini che ho soffocato mentre infilavo loro con gli stuzzicadenti la pappetta in bocca.

3) Lallo. E' un pupazzo con un occhio solo e un orecchio mozzato con il quale dormo tuttora. Fa la vece delle pecore quando non prendo sonno.

4) Le bilance nei grandi supermercati. Alzo con una mano la lastra sulla quale si appoggiano le verdure e poi premo il pulsante. Le cassiere non badano ai 7 chili di arance che si sono trasformate in un chilo e mezzo. Da maga.

5) Impazzisco per Nicole Kidman. Impazzisco. Impazzisco. E' l'incarnazione del mio sogno proibito.



Baaaang.....si becca la palla Fabio(korovavision.blogspot.com), Fabio la vendetta (fablan.spaces.live) ed Augucchia (todyebefore.spaces.live).....

domenica 7 gennaio 2007

Che i morti riposino in pace


Un premier nervoso non aiuta l'Iraq, a mio parere.
C'è qualcosa di grottesco e tragico nel dibattito che ha accompagnato l'esecuzione di Saddam Hussein. A dare questa impronta di ipocrisia ci ha pensato il premier Nuri al-Maliki che ha seccamente affermato che la condanna a morte dell'ex-rais è una questione interna irachena e come tale riguarda solo gli iracheni, come conseguenza anche le minacce di rivedere le relazioni con i Paesi che hanno espresso critiche senza rispettare la volontà del popolo. Pensando alla volontà del popolo, però mi si presentano davanti anche le immagini e i filmati di gente che piangeva per la sorte del despota avvenuta per di più in un giorno santo. La volontà del popolo, dunque già non può essere intesa in maniera univoca.
Stesso venerdì il presidente dei Cairo (sunnita) Mubarak si era associato alle valutazioni negative, sostenendo che Saddam si è fatto un martire.
Dall'alto del suo isterismo Maliki ha poi difeso il processo ed annunciato che si continuerà ad applicare la giustizia contro coloro che hanno le mani macchiate del sangue degli innocenti.Naturalmente nelle sue parole "piene" di buoni sentimenti nessun accenno va agli insulti rivolti al condannato da alcuni testimoni, la cui presenza sul patibolo era ingiustificata.E' lecito ricordare al signor Maliki che l'ingresso del nuovo Iraq nel consesso degli Stati democratici passa anche dall'accettazione del libero (e civile) scambio di valutazioni tra cancellerie e del pubblico dibattito, fatto anche di dissensi.
In tutta questa vicenda, ci sono una serie di collegamenti da ricostruire.La contraddizione, scoperchiata da Maliki, di chi vuole usare il fantasma di Saddam per una battaglia politica o per una causa umanitaria. Non si può infatti tacere che la Costituzione e le istituzioni della Baghdad liberata dopo la dittatura sono sorte sotto la tutela Americana e salutate unanimamente come passo in avanti. E la pena di morte??Era iscritta senza sotterfugi. E nessuno fece sentire obiezioni.In ogni caso, salvare il despota dalla forca poteva essere alla fine un atto di intelligenza tattica, di opportunità politica.
E qui si torna, chiudendo il cerchio, alla responsabilità di Maliki, e degli sciiti desiderosi di vendetta.
Anche da morto il rais rimane, suo malgrado una...pietra dello scandalo... di tutti gli errori che pesano sulla piena rinascita dell'Iraq.